Gurudwara Bangla Sahib, la "casa del Maestro"
La "casa del Maestro", così viene chiamato il Tempio Sikh di New Delhi.
Riconoscibile dalle splendide cupole a bulbo dorate, visibili dalla strada, e dall'alto pennone che regge la bandiera, il Gurudwara Bangla Sahib è' l'espressione più vivida del credo Sikh.

Un Luogo di Pace e Spiritualità
Il Gurudwara Bangla Sahib si distingue per la sua bellezza architettonica, ma soprattutto per l’atmosfera di serenità che pervade ogni angolo.
L’edificio è dominato da una maestosa cupola dorata e circondato da giardini ben curati, che creano un contrasto affascinante con il caos frenetico di New Delhi.
Il tempio è aperto a chiunque voglia visitarlo, indipendentemente dalla propria fede, e accoglie i visitatori con un senso di calore e accoglienza tipico della tradizione Sikh.
Gurudwara Bangla Sahib, tra storia e leggenda
Il Gurudwara Bangla Sahib prende il nome da Guru Hari Singh, l’ottavo guru sikh, che soggiornò in questo luogo durante il suo passaggio a Delhi nel 1664.
La leggenda narra che, mentre si trovava qui, un giovane sikh fu miracolosamente curato da una malattia grave grazie all'acqua di una fonte che si trovava proprio in questo sito, che da allora è considerato sacro.
Il tempio, originariamente un'umile residenza di un maharaja, fu trasformato in un luogo di culto e venerazione nel 1783, quando fu costruito per ospitare le reliquie del Guru e per dare rifugio ai pellegrini.
Vi racconto la nostra meravigliosa esperienza nel tempio Sikh
Il Gurudwara Bangla Sahib si trova nel cuore di Nuova Delhi, nel quartiere di Connaught Place, facilmente accessibile da qualsiasi punto della città.
È aperto tutti i giorni, 24 ore su 24, ed è un luogo dove la tradizione Sikh viene mantenuta viva, accogliendo visitatori da ogni angolo del mondo.

Per entrare, è necessario seguire alcune semplici regole: ci si deve coprire la testa con una bandana di colore arancio (disponibile anche all’ingresso), togliere le scarpe ( e i calzini se li indossate ) e lavarsi le mani e i piedi.


Ed eccoci qui...
A piedi scalzi e con la bandana arancione, pronti a vivere una magnifica esperienza!




Gurudwara Bangla Sahib, le Preghiere e il Kirtan
E' un luogo di culto molto particolare, sacro e mistico, in cui non solo si prega e si canta, ma dove ogni giorno vengono serviti, gratuitamente, almeno tre pasti al giorno ai circa trentamila pellegrini che vi recano in preghiera.
Nel tempio si entra lentamente in fila, si prega e si ascolta la lettura del Libro sacro.
E si ascolta il kirtan, il canto sacro che viene eseguito ogni giorno. Le melodie accompagnate dal suono delle tabla e dei harmonium creano un’atmosfera ipnotica, che guida i visitatori in una riflessione profonda sulla fede e sulla vita spirituale,
I canti sikh sono carichi di devozione e serenità, un invito a entrare in contatto con la propria spiritualità e a vivere con umiltà.
Il Langar e il concetto di uguaglianza e di comunità
Terminata la preghiera ci si sposta nel Guru Ka Langar, dove si svolge la "tradizione del langar".
Ma di cosa si tratta? Questa tradizione prevede che venga offerto del cibo gratuito a tutti i visitatori, senza distinzione di casta, religione o status sociale.
Qualsiasi persona, indipendentemente dalla sua appartenenza o meno a una qualsiasi religione, indipendentemente dalla sua nazionalità o possibilità economica, che sia un pellegrino o un semplice visitatore, un re o un senzatetto, può accedere alla grande sala.
Potrà accomodarsi sul tappeto per terra, schiena contro schiena con gli altri commensali, e se non sarà in grado di sedersi per terra potrà usufruire di una delle panche a disposizione.


Il Langar è una tradizione Sikh che simboleggia l'uguaglianza e l’ospitalità, e ogni giorno centinaia di persone – sia locali che turisti – vengono a condividere un pasto caldo insieme.
Il cibo è semplice ma delizioso, e il gesto di sedersi e mangiare fianco a fianco con altri visitatori è una forma tangibile di solidarietà e condivisione.


I pasti sono assolutamente gratuiti.
Chi desiderasse contribuire può lasciare un'offerta nelle tante cassette che si trovano in giro.
Inoltre chiunque può chiedere di servire al Langar, di preparare il pane in cucina, di cucinare le verdure, di lavare i piatti, di pulire per terra, anche un turista di passaggio.
Le cucine del Tempio
Le cucine lavorano, ogni giorno, a pieno regime, per poter cucinare la zuppa e per poter sfornare il pane Chapati per migliaia e migliaia di commensali.




Grazie al nostro amico Shiv abbiamo avuto il piacere di visitare la cucina in cui si preparano i Chapati ma soprattutto l'onore di poter aiutare a preparare il pane.
Siamo stati accompagnati in cucina e tutto il personale ci ha accolto con un sorriso ed un senso di gratitudine che ci ha riempito il cuore.


Queste persone insegnato come stendere in modo corretto l'impasto, che sarebbe stato poi cotto nei grandi forni della cucina.
Ci siamo messi subito al lavoro!


E' stato il momento più emozionante e gratificante di tutta la giornata!
La Spiritualità, per me, è proprio questo.




Il Lago Sacro
Proseguiamo la nostra visita all'esterno del tempio, dove sorge una grande cisterna d'acqua che si ritiene abbia proprietà curative fin dai tempi di Guru Har Krishan.



Al centro del Gurudwara si trova un lago sacro, noto come Sarovar.
Le acque di questo laghetto sono considerate purificatrici e un luogo dove i devoti si recano per trovare pace interiore.
Molti visitatori si prendono un momento per riflettere in silenzio o per pregare, mentre il suono delle preghiere e delle musiche sacre riecheggia dalle pareti del tempio.
Il lago è un simbolo di purificazione spirituale.


Abbiamo assistito anche al rito del bagno nelle acque sacre del Tempio.
La sua acqua è considerata potabile.
La religione dei Sikh
In India la maggior parte della popolazione è di religione indù, ed i Sikh rappresentano poco meno del 2 per cento.
Quella Sikh è una delle religioni monoteistiche del mondo. Il termine Sikh significa “discepolo” e individua colui che crede in un Dio unico e negli insegnamenti dei Dieci Guru, raccolti nel Guru Granth Sahib, la Sacra Scrittura Sikh.


I Sikh sono dei veri e propri guerrieri della fede, con una forte personalità distintiva, contraddistinta dalla "Regola dei cinque simboli", conosciuta anche come la "Regola delle cinque k", la prima lettera di ogni parola di ciascun simbolo che non deve mancare nella vita di un sikh:
- kesha (capelli lunghi che non vengono mai tagliati)
- kangha (un pettine)
- kara (un braccialetto di acciaio)
- kachha (mutande lunghe fino al ginocchio)
- kirpan (una spada o pugnale).
Le regole sono ferree per tutti: chi taglia i capelli o spunta la barba commette un’infrazione alle Regole Cardinali dell'Ordine e viene considerato un traditore.
Non si nasce Sikh; per diventarlo ci si deve sottomettere ad un battesimo chiamato Amrit.
Un'Esperienza che Va Oltre il Viaggio
Visitare il Gurudwara Bangla Sahib non è stata solo un’esperienza turistica, ma un'opportunità per conoscere la religione Sikh e per immergersi in una cultura basata sull' ospitalità e sull'uguaglianza.
Tra le acque sacre del Sarovar, le melodie del kirtan e il profumo del cibo condiviso, si percepisce un senso di comunità che trascende le barriere religiose e culturali.

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