Kathmandu: Lo stupa di Swayambhunath e il suo occhio sacro sul mondo

Pubblicato il 12 maggio 2025 alle ore 06:07

Lo stupa di Swayambhunath di Kathmandu, il "Tempio delle scimmie"

Nel cuore della valle di Kathmandu, tra le colline che circondano la capitale del Nepal, si erge una delle meraviglie più affascinanti e spirituali del paese: lo Stupa di Swayambhunath.

 

Conosciuto anche come il Tempio delle Scimmie, questo stupa è una delle strutture religiose più antiche e venerate di Kathmandu, ed è una tappa imperdibile per chiunque visiti la città.

Un luogo che non solo incarna la spiritualità del Nepal, ma offre anche panorami mozzafiato e un'esperienza unica di connessione con la cultura e la storia locali.

E' un luogo mistico...

 

Appena entrati nel sito sarete accolti da centinaia di scimmiette, che si avvicineranno in cerca di banane o in generale di cibo.

Occhio ai vostri cappelli ed occhiali da sole! Sono delle abilissime e velocissime ladrincole!

Lo stupa si trova su una collina che offre una vista panoramica spettacolare della città e della valle circostante ed è uno dei luoghi più sacri e iconici di Kathmandu, luogo di preghiera, meditazione e celebrazione della vita spirituale nel cuore del Nepal.

E' un perfetto esempio di architettura religiosa, spiritualità e legame con la natura, importante meta di pellegrinaggio per i buddisti tibetani e nepalesi, ma anche una delle principali attrazioni turistiche della capitale nepalese.

Le origini leggendarie dello Stupa di Swayambhunath

Secondo la leggenda, la storia dello stupa di Swayambhunath inizia circa 2.500 anni fa, quando la valle di Kathmandu era originariamente un grande lago.

In questa versione mitologica, un loto sacro sarebbe sbocciato nel centro del lago, rivelando una collina che emergendo dalle acque divenne il sito di Swayambhunath.

Si dice che l'imperatore indiano Ashoka, nel III secolo a.C., avesse visitato la valle e, riconoscendo l'importanza spirituale di questo luogo, avesse fatto erigere il primo stupa sulla collina.

 

In un'altra versione della leggenda, si racconta che il sito fu illuminato dal Buddha stesso.

Secondo la tradizione buddista tibetana, il Buddha Sakyamuni avrebbe predicato in questo luogo, facendo conoscere il Dharma (gli insegnamenti) agli abitanti della valle.

Per celebrare questo evento sacro, il primo stupa fu eretto come simbolo della sua presenza.

 

Lo sviluppo del sito

Nel corso dei secoli, Swayambhunath ha subito diverse trasformazioni.

La struttura attuale dello stupa risale a tempi più recenti, ma la sua importanza come sito di pellegrinaggio è ininterrotta.

Si ritiene che il stupa come lo vediamo oggi sia stato ricostruito o restaurato durante il periodo del re Manadeva, intorno al IV secolo d.C., anche se il sito era già frequentato dai monaci e dai fedeli molto prima di questa data.

Nel periodo medievale Swayambhunath divenne uno dei principali centri di culto per il buddismo, in particolare per i buddisti della tradizione Mahayana.

Anche se il Nepal è da sempre una terra di interazione tra diverse tradizioni religiose, il sito di Swayambhunath è stato un punto di riferimento fondamentale per le pratiche buddiste.

La sua struttura e i suoi significati

Lo stupa è una costruzione grandiosa, con una base a forma di cupola che simboleggia il mondo, e un pinnacolo che rappresenta l'illuminazione.

Sulla cupola sono dipinti gli occhi del Buddha che guardano in tutte e quattro le direzioni, simbolo della sua saggezza universale.

Il sito comprende anche numerosi monasteri e templi minori, nonché il famoso ponte a gradini che conduce al tempio, dove si può ammirare l'intera Valle di Kathmandu.

In aggiunta alla sua bellezza architettonica, lo stupa è anche un centro di meditazione e preghiera, e molti pellegrini vi si recano per compiere la kora, un rituale di cammino in senso orario attorno allo stupa, recitando preghiere e mantra.

Il periodo moderno e il riconoscimento internazionale

Nel 1979, lo Stupa di Swayambhunath è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'Umanità dall'UNESCO, grazie alla sua importanza religiosa e culturale.

Questo riconoscimento ha attirato ancora di più l'attenzione internazionale, rendendo il sito una delle principali attrazioni turistiche del Nepal.

Nel corso degli anni, Swayambhunath ha subito restauri e lavori di conservazione per preservare la sua bellezza e il suo significato.

Dopo il devastante terremoto del 2015, che ha causato danni significativi a molti templi e strutture in Nepal, lo stupa è stato sottoposto a importanti interventi di restauro.

 

Lo sguardo profondo e senza tempo dello stupa di Swayambhunath sull'Universo

Lo Stupa di Swayambhunath. simbolo potente della visione buddista dell'universo, della saggezza e della ricerca dell'illuminazione, dalla sua posizione elevata offre una vista panoramica mozzafiato sulla capitale nepalese e sulle colline circostanti.

 

Gli occhi dipinti sullo stupa di Swayambhunath sono probabilmente l’aspetto più iconico e significativo del tempio.

Questi occhi, chiamati "gli occhi della saggezza", sono una rappresentazione del Buddha che osserva il mondo intero, simbolizzando la sua onnipresenza, la sua vigilanza e la sua capacità di percepire la realtà in modo profondo e illuminato.

Gli occhi, posizionati nei quattro punti cardinali, esprimono l'idea che la saggezza del Buddha non è limitata da confini geograficamente o culturalmente definiti.

Questo sguardo universale rappresenta la capacità di comprendere e di vedere l’essenza della realtà; è uno sguardo che non si limita a guardare ciò che è visibile agli occhi fisici, ma si estende alla comprensione profonda della verità ultima dell'esistenza.

 

Lo sguardo del Buddha, che guarda ogni angolo dell'universo, simboleggia anche l'idea che ogni essere umano, come il Buddha, ha la potenzialità di vedere oltre le illusioni del mondo materiale e di risvegliarsi alla verità della sua esistenza.

 

L'insegnamento di Swayambhunath, come quello di tutti gli stupa, è che l'illuminazione non è limitata a un essere speciale, ma è una possibilità per tutti, accessibile attraverso la meditazione, la comprensione e l'autoconsapevolezza.

Come arrivare dal centro di Kathmandu

Potete raggiungere lo Stupa di Swayambhunath, dal centro di Kathmandu, con un taxi, che vi porterà fino alla base della collina, dove inizia la ripida scala che porta al tempio.

In alternativa potete decidere di percorrere la distanza a piedi, approfittando delle numerose stradine che collegano il centro città alla collina.

La salita, sebbene faticosa, è ricompensata da una vista spettacolare sulla città e sulle montagne circostanti.

 

Noi abbiamo deciso di giungere in cima della collina a piedi, cominciando la nostra "passeggiata" dal centro di Kathmandu. Quando ci siamo resi conto che mancavano almeno 3/4km di salita abbiamo deciso di proseguire in taxi, così abbiamo fermato il primo che è passato in quel momento.

E quella è stata la corsa in taxi più assurda di sempre!

Si ferma un veicolo un pò sgangherato, ed il conducente era un ragazzo veramente molto giovane... ho avuto il dubbio che non fosse neanche maggiorenne...

Il dubbio è diventato certezza, quando lo abbiamo visto improvvisarsi alla guida!

Il ragazzo stava imparando a guidare,  non sapeva neanche rimettere in moto l'auto!!

Ha percorso quei 3 km in salita in prima, non sapendo minimamente cosa fare.

Ed era estremamente divertito e contento quando, giunti miracolosamente a destinazione, gli abbiamo pagato la corsa. 

Per fortuna non abbiamo incrociato altre macchine e siamo arrivati sani e salvi davanti al sito.

Al ritorno siamo scesi a piedi fino al centro di Kathmandu!

 

Orari di apertura e biglietti

Orari di apertura:

Il sito è aperto tutti i giorni, generalmente dalle 6:00 alle 18:00.

 

Prezzo del biglietto:

I turisti stranieri devono acquistare un biglietto d'ingresso per visitare lo stupa.

Il prezzo per gli stranieri è di circa 200 NPR (circa 1,5 EUR).

I nepalesi, invece, entrano gratuitamente.

 

Lo stupa di Swayambhunath non è solo un monumento religioso, ma un punto di contatto tra il visibile e l'invisibile, tra il finito e l'infinito.

 

Il suo sguardo profondo e senza tempo invita ogni viaggiatore a guardare dentro di sé, a cercare l'illuminazione, e a riconoscere la propria connessione con l'intero universo.

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